INTERVISTA A ENRICO RASPADORI
Nome: Enrico
scritto da .
Cognome: Raspadori
Ruolo: Attaccante
Data di nascita: 23 Luglio 1997
Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
" A otto anni ho iniziato a giocare a calcio nel Progresso anche se prima, per seguire il mio migliore amico, ho giocato a basket. Sono rimasto qui fino ai tredici anni, per poi passare al Sassuolo dove sono rimasto per cinque anni e mezzo. Una bella esperienza che purtroppo non si è conclusa al meglio. Nel mio anno in Primavera ho trovato poco spazio e questo mi ha portato a chiudere la stagione nella Berretti della Spal. Lo scorso anno, complice lo studio per la maturità e la delusione per l'ultimo anno, ho giocato in Eccellenza nel Sasso Marconi, dove mi sono trovato molto bene."
Cos'è per te il calcio?
" È una passione che mi viene da dentro e mi trasmette quel qualcosa che mi porta a voler diventare come i giocatori di Serie A."
Qual è il più grande insegnamento che ti ha dato questo sport?
" Mi ha insegnato ad essere una persona responsabile, matura e trasparente. Fin da ragazzino mi sono abituato a organizzare il mio tempo; uscivo da scuola, prendevo il pullman per andare ad allenamento e alla sera studiavo. L'esperienza nel Sassuolo mi ha fatto diventare un uomo, infatti mi piace parlare faccia a faccia con le persone senza nascondermi dietro ad un telefono."
Fino ad ora qual è l'emozione più bella che ti ha regalato il calcio?
" Sono tre! Al mio primo anno nel Sassuolo, ho vinto il campionato con i Giovanissimi Regionali ed è stata l'emozione più bella in assoluto fino ad ora! Poi l'essere confermato in Primavera del Sassuolo mi ha dato inizialmente una grande soddisfazione anche se poi la realtà è stata ben diversa ed infine, il mio gol più bello nella partita contro il Modena nei Giovanissimi Nazionali."
Una partita che vorresti rigiocare?
" La partita contro il Delta Rovigo! Tornando indietro, mi piacerebbe entrare in campo per non prendere il tre a due!"
Come ci descrivi l'ambiente Mezzolara?
" Inizialmente ci siamo presentati e conosciuti perché il nostro è un gruppo nuovo ma posso dire che questa è la squadra migliore in cui sono stato. Siamo un gruppo vero, siamo amici dentro e fuori dal campo, ci si aiuta e ci si confida. Siamo uniti per la causa Mezzolara, siamo uniti come squadra e siamo uniti come amici."
Un pregio e un difetto di questo gruppo!
" C'è voglia di mettersi in mostra, c'è voglia di far bene e c'è voglia di arrivare. Siamo un gruppo ambizioso! Il difetto è la troppa voglia di fare che è un'arma a doppio taglio come si è dimostrato in alcune nostre partite."
Una canzone da dedicare alla squadra?
" Jovanotti con "Gli immortali"."
Un attaccante deve....
" Deve avere tecnica, corsa, intelligenza tattica e personalità. Dovrebbe essere un giocatore come Neymar!"
Enrico che giocatore è?
" Ho corsa, so muovermi in campo nella fase offensiva ma devo migliorare in quella difensiva. La qualità non è il mio primo pregio ma compenso con la voglia."
Una legge del calcio?
" Gol sbagliato, gol subito."
Per quale squadra tifi?
" Tifo Sassuolo! C'è più gusto nella nostra Serie A, nel tifare per le formazioni di bassa classifica!"
Da spettatore, cosa ti piace del calcio?
" Il gioco palla a terra, il possesso palla e le squadre votate all'attacco come il Barcellona!"
L'ultima volta che ti sei esaltato durante una partita?
" Da spettatore, durante la partita tra Barcellona e Paris Saint Germain, alla fine ero in piedi sulla sedia! Come giocatore, vivere la partita della fase fanale dei Giovanissimi Nazionali, davanti a 4000 tifosi allo stadio Enzo Ricci di Sassuolo"
Enrico al di fuori del calcio che ragazzo è?
" Sono al mio primo anno di Università e studio Scienze della Comunicazione qui a Bologna, perché credo sia importante per il mio futuro avere una laurea. Sono un ragazzo pacato, selettivo, che sta sulle sue e mi piace far vedere la persona che sono solo a poche persone selezionate. Ho un fratello più piccolo di tre anni che è il mio idolo! Gioca nel Sassuolo, è nella Nazionale Under 17 e con lui ho un bellissimo rapporto. Ho una famiglia presente ed unita, i miei genitori mi hanno sempre sostenuto nelle difficoltà. Ho poco tempo libero ma cerco sempre di ritagliarmelo per stare con la mia ragazza."
Sogno nel cassetto?
" Avere un lavoro che mi dia la possibilità di viaggiare, magari nell'ambito della moda che è un settore che mi appassiona. Mi piacerebbe aprire un negozio di abbigliamento o firmare una linea di vestiti. Naturalmente tra i sogni c'è anche il calcio; non nascondo che vorrei fortemente giocare tra i professionisti ma allo stesso tempo, sono onesto con me stesso e so che non sarà facile."
Per concludere una serie di domande dalla risposta secca!
Quale percentuale ha la Juventus di perdere il campionato? 0%
Chi vincerà la Champions League? Bayer Monaco
A chi assegneresti il pallone d'oro? Neymar
Il miglior Allenatore? Antonio Conte
Il miglior giocatore di oggi? Sempre Neymar
Roma o Lazio? Roma
Milan o Inter? Milan
Juventus o Napoli? Napoli
Un giocatore della Serie A che vorresti come compagno? Dybala
Si o no alla moviola in campo? No
Il bello del calcio? La passione che vedi nei giocatori e le forti emozioni che si vivono grazie a questo sport
Il brutto del calcio? È un mondo difficile, rimanerci e viverci è faticoso e bisogna essere sempre concentrati in ogni cosa che si fa, sia come giocatore che come uomo.
Una bandiera su tutte? Iniesta
Quale maglia vorresti indossare un giorno? Non so scegliere tra Chelsea, Barcellona e Borussia Dortmund. Ma va bene anche quella della Juve o della Roma
Uno stadio nel quale ti piacerebbe giocare? Al Signal Iduna Park, lo stadio del Borussia per lo spettacolo della loro curva
Concludiamo con un motto o una citazione!
" Il viaggio è più importante della destinazione. È la frase che è tatuata sul mio braccio e racchiude il mio vissuto e l'essenza di quello che verrà."
scritto da .
[]
[]