INTERVISTA A PETER SANTO - CEO SchlegelGiesse
In occasione dell´evento organizzato da SchlegelGiesse e dal Mezzolara Calcio per celebrare la sponsorizzazione del nostro Settore Giovanile, tra un aereo e l´altro, il CEO del gruppo Peter Santo ha trovato il tempo per rilasciare questa intervista, dove ci racconta qualcosa di sé e del suo lavoro.
Per iniziare, ci racconti gli esordi di SchlegelGiesse e com´è arrivata a Budrio...
Il business di Schlegel ha diverse basi in Europa, ci occupiamo prevalentemente di sistemi di sigillatura per finestre. Alcuni anni fa abbiamo deciso di ampliare il nostro business, abbiamo così conosciuto la Giesse, azienda che andava bene nonostante la recessione. L´ex presidente Lambertini era intenzionato a vendere l´azienda, noi di Schlegel ad acquistarla così nel 2016 abbiamo acquisito Giesse.
In questa zona erano presenti due stabilimenti, uno a Budrio e uno a Fossatone, dopo aver venduto quello di Fossatone, ci siamo concentrati su quello di Budrio. Oggi abbiamo diciannove stabilimenti di Giesse nel mondo, quello di Budrio è la sede centrale.
Da dove deriva il nome?
Il nome Schlegel deriva dal fondatore Charles Schlegel, immigrato tedesco che nel 1880 avvia un´attività di tessitura a New York. La famiglia Schlegel ha gestito l´azienda per tre generazioni fino al nostro arrivo. La Giesse invece è stata fondata nel 1965 e prende il nome dalle iniziali dei suoi fondatori, Gruppioni e Sermasi. Oggi questa è un´azienda unica, la SchlegelGiesse. Schlegel e Giesse non sono più due realtà separate.
Quali sono le maggiori difficoltà di una multinazionale oggi?
Penso che l´aspetto migliore di una multinazionale sia allo stesso tempo la maggiore difficoltà: riuscire a gestire tante persone diverse, con differente nazionalità, lingua e modo di lavorare. Noi siamo un gruppo unico e tutti devono essere trattati allo stesso modo, ma magari ciò che interessa agli inglesi non coincide con ciò che sta a cuore agli italiani. Lo stile inglese per esempio è molto veloce, a ogni domanda segue subito una risposta, gli italiani impiegano più parole per comunicare un concetto, sono culture molto diverse. Gli italiani dicono che gli inglesi sono scortesi, invece gli inglesi dicono che gli italiani parlano molto ma non dicono nulla. Ecco perché ci servono persone che amano relazionarsi con colleghi di altre nazionalità, religioni e culture, abbiamo bisogno di persone con una mentalità aperta.
Quali sono i paesi in cui siete maggiormente presenti?
Il paese in cui siamo più presenti è l´Italia, nonostante costituisca solo il 20% del nostro mercato. La base del nostro gruppo è a Londra, ma noi non siamo un gruppo londinese, siamo internazionali. Altri mercati molto importanti sono Spagna, Francia, Germania, ma anche Australia, Cina, Brasile, Argentina, e da qui anche in America e in Regno Unito. Raggiungiamo centinaia di paesi diversi.
Quali sono i prodotti maggiormente richiesti in questo momento? E in Italia?
Vendiamo la ferramenta per serramenti con il marchio Giesse e i sistemi di tenuta con il marchio Schlegel. Come ferramenta, con il marchio Giesse vendiamo accessori per finestre e porte in alluminio. Il tipo di finestra più comune è l´anta ribalta, nella quale la finestra può aprire a battente o a vasistas. Il meccanismo che serve per movimentarla è il prodotto con cui Giesse è leader di mercato. Uno dei trend del settore riguarda le finestre minimali, che prevedono sempre più vetro e meno telaio. Per seguire questa tendenza, abbiamo creato un nuovo prodotto, il sistema di cerniere a scomparsa C.H.I.C., che rendono la finestra minimale e moderna. Nella gamma dei sistemi di tenuta il nostro prodotto di punta è la guarnizione Q-Lon, utilizzata nelle finestre in legno. In Nord Europa, la maggior parte delle finestre sono in legno, al centro in PVC e al sud, come in Italia, sono prevalentemente in alluminio. La guarnizione che vendiamo maggiormente è la Q-Lon, che rappresenta l´eccellenza in termini di tenuta all´acqua, isolamento acustico e durata, in quanto resiste per oltre 50.000 cicli di lavoro, quindi praticamente una vita intera. In sintesi, il meccanismo per anta ribalta e le cerniere a scomparsa C.H.I.C. sono i prodotti più venduti per il marchio Giesse, mentre la Q-Lon è la guarnizione più venduta per il marchio Schlegel.
Sappiamo che lei è un grande tifoso di calcio e soprattutto del Liverpool, come è nata questa passione?
Io sono cresciuto a Liverpool, città in cui sono presenti due squadre, Everton FC e Liverpool FC, io tifo per il Liverpool. Mio padre non è mai stato un grande appassionato di sport, ma il suo migliore amico era un grande tifoso del Liverpool così quando avevo 8 anni mi ha portato a vedere una partita e da quel giorno non ho più smesso. Ora ho il posto fisso allo stadio, mia moglie viene sempre con me a vedere le partite. Una volta, invece, mi guardava giocare.
Cosa non le piace del calcio di oggi?
Ci sono varie cose che non mi piacciono, prima di tutto vado allo stadio con mia moglie e mio figlio, dovrebbe essere un luogo sicuro e divertente ma non sempre lo è, inoltre il linguaggio usato dai tifosi spesso è molto volgare, non dovrebbe essere così. Penso che le persone dovrebbero avere un comportamento migliore e più rispettoso.
Una partita indimenticabile che ha visto?
Una partita molto triste è stata l´ultima finale di Champions League, era il mio compleanno, il 26 maggio, mio figlio era tornato a casa per il weekend, avevamo organizzato un bel pranzo di famiglia, ma il Liverpool è stato sconfitto dal Real Madrid. La partita migliore invece è stata nel 2005, a Istanbul, sempre la finale di Champions League, questa volta il Liverpool ha vinto contro il Milan ai calci di rigore, dopo aver fatto tre goal nel secondo tempo. È stato fantastico!
Qual è il tuo calciatore preferito?
Kenny Dalglish! È stato il miglior giocatore del Liverpool, era speciale, quando aveva la palla era incredibile. Oggi è dirigente non esecutivo del Liverpool. Jurgen Klopp, il tecnico del Liverpool, è uno dei miei modelli perché ha un grande senso dell´umorismo pur essendo un grande professionista. Si può essere seri e determinati e allo stesso tempo amichevoli. Infine, Mohamed Salah invece è il mio giocatore preferito in attività, quando prende la palla tutto lo stadio si carica!
Per concludere... cosa l´ha colpita del Mezzolara Calcio?
Tre cose. La prima siamo molto contenti e orgogliosi di essere coinvolti in questa realtà locale. Un dipendente dell´azienda ci ha parlato del Mezzolara e così è nata questa sponsorizzazione. Desideriamo continuare ad investire su Budrio, vogliamo essere parte della comunità, questo porta vantaggi sia alla nostra azienda che alle persone. La seconda è che siamo rimasti molto impressionati dalle strutture del Mezzolara. La terza, siamo stati sorpresi dal livello di gioco dei bambini, sono molto veloci con la palla e sono bravissimi!
scritto da Sara
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