INTERVISTA AL MISTER TOGNI
Romolo Togni, brasiliano di nascita, ma da molti anni in Italia, dopo una grande carriera tra i professionisti, approda alla prima stagione da allenatore sulla panchina biancoazzurra.
scritto da Sara
Primo anno in panchina...com´è stato il salto dal campo alla panchina?
Avevo molta voglia di fare l´allenatore, questo sicuramente comporta un punto a favore. Volevo cambiare lavoro e vedo soprattutto ora, che sono primo allenatore, che è un mestiere molto diverso da quello del giocatore. L´anno scorso ho ricoperto il ruolo di secondo allenatore per sei mesi, questa esperienza è stata molto importante e difficile, avendo affrontato e vinto un playout, un´ottima preparazione in vista di quest´anno.
Hai giocato in squadre dirette da grandissimi allenatori come Zeman, Sarri, Conte... qual è quello che ti ha lasciato il ricordo migliore?
Tutti mi hanno lasciato sempre delle cose positive, però quello che mi ha dato di più, facendomi capire bene come funziona questo lavoro è Antonio Conte, perché aveva un modo diverso di trasmettere le capacità e le conoscenze ai giocatori. È un grande comunicatore, una qualità molto importante per chi svolge il nostro lavoro.
Se dovessi dare un aggettivo a ognuno di loro?
Zeman è un maestro, Sarri è metodico, Conte è un condottiero.
Parliamo un po´ del campionato, che impressioni hai avuto di questo girone per noi nuovo perché era da molti anni che non giocavamo nel girone lombardo?
Quello che sto notando dalle prime partite, è che mescola quantità e qualità. Per esempio abbiamo affrontato l´Adrense, una squadra molto fisica che cerca di compensare la mancanza di qualità con la ricerca del gioco lungo. Il Fiorenzuola invece è una squadra di qualità, come anche il Modena.
Fin ora un buon Mezzolara, i tifosi sono contenti, la squadra gioca... ma dove si può migliorare e come?
Quello che sto cercando di fare come allenatore è una crescita costante. L´anno scorso abbiamo terminato una stagione difficile, ma molti giocatori sono rimasti perché comunque era una squadra di qualità. Altri provengono da squadre diverse, molte delle quali hanno giocato campionati per salvarsi, sto quindi cercando di dare ai giocatori una mentalità vincente, tramite lavori sia individuali sia collettivi. La mia idea è un percorso sempre in crescita senza sbalzi di qualità e che non crei confusioni ai giocatori, devo avere pazienza e cercare di fare il massimo dei punti possibili almeno nel girone di andata, in modo da completare il processo di crescita entro dicembre ed essere pronti per fare il girone di ritorno.
Qual è una caratteristica che non può mancare ai tuoi calciatori?
La mentalità. La voglia di arrivare da qualche parte. È importante avere un obiettivo e degli stimoli, altrimenti non si ottiene nulla. Ognuno deve avere la voglia di migliorarsi, arrivare a una categoria superiore, cercare qualcosa di meglio per se stessi, soprattutto per l´età che hanno, sono tutti giovani che hanno ancora tanto da fare.
Come imposti il tuo lavoro settimanale?
Cerco di rispettare i tempi, abbiamo fatto un percorso di ritiro intenso, puntando sulla quantità. Questo è il periodo di mettere un po´ d´intensità. Sto cercando di unire il percorso di apprendimento e controllo del lavoro tattico e tecnico, alla crescita fisica.
Domenica arriva il Modena, battuta a sorpresa in Coppa Italia, che partita sarà secondo te?
Sarà una partita molto entusiasmante: loro sicuramente vengono con una posizione più tranquilla, hanno tre vittorie piene, nove punti, noi invece stiamo seguendo il nostro percorso, ma sarà molto intensa.
scritto da Sara
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